L’equilibrio universale del Tao Te Ching

L’equilibrio universale del Tao Te Ching

Secondo il Tao per avere una vita equilibrata bisogna rispettare le leggi dell’equilibrio cosmico. Ossia che tutto è mantenuto in ordine in quanto declina ciò che deve declinare, fiorisce ciò che è destinato a fiorire. Non bisogna forzare nulla (anche perché non ne saremmo in grado). Bisogna essere fiume, che seppur lento, placido e silenzioso, solca e forma pareti di roccia. Non esiste nero senza bianco, così come non esiste bene senza male, ma anzi, entrambi sussistono all’interno della stessa matrice. Entrambi – ad esempio bene e male – esistono contemporaneamente, e si completano reciprocamente. Il rifiutare questo è soltanto fonte di sofferenza continua. Il Tao insegna che non esiste caso, non esistono coincidenze, ma soltanto la nostra ignoranza di comprendere le regole che governano questo mondo. Non possiamo desiderare il bene se non siamo disposti ad accogliere il male. Non possiamo godere realmente del bene se non siamo stati capaci di affrontare e superare quanto di doloroso ci è accaduto. Non una foglia cade dagli alberi senza il permesso di Dio, dice invece il Corano. Ma è lo stesso che il Tao Te Ching insegna: ogni moscerino, ogni filo d’erba, ogni soffio di vento, ogni incontro “casuale”, ogni situazione, ogni prova o sfida, tutto questo è necessario al fine di sostenere il movimento – sottilissimo e meraviglioso – di un universo in cui nulla accade senza il controllo di una forza più grande. Ogni cosa vive, vibra, fiorisce o sfiorisce, in relazione alla forza assoluta del Creatore. Poco importa, poi, che il Tao lo definisca in altro modo. E altri testi sacri in modi ancora diversi. Come già detto, la matrice è una e unica. Accettiamo dunque che tutto quello che accadrà, nel tempo del divino è già accaduto; e tutto quello che deve accadere, accadrà soltanto al fine di una nostra progressione spirituale, il destino finale di ogni essere umano.

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