Poesia: “Inno alla morte”
Questa poesia è, provocatoriamente, chiamata Inno alla morte, ma sarebbe potuta benissimo intitolarsi Inno alla vita. I versi di seguito sono stati ispirati da più fattori: innanzitutto, com’è evidente, dalla mia fascinazione per la morte. Ho sempre la sensazione che, parlandone liberamente, senza timore di pronunciare questa parola, io ne sconfigga, almeno parzialmente, almeno temporaneamente, il suo potere su di me. In secondo luogo, questi versi sono un primo approccio letterario ad alcune mie letture dell’ultimo periodo, specialmente sul buddismo, meditazione e dell’importanza del tempo presente. Questo perché il tempo presente – concetto in qualche modo perfino astratto – è, in fondo, l’unica cosa che realmente possediamo. Con ciò, vi auguro una buona lettura.
“La morte è un inno alla vita / perché dunque provar terrore / angoscia e rimpianto / se abbiamo vissuto / e goduto con grand’ardore?
Grande inquisizione è / il sacro ed incerto tempo / di cui l’uomo si fa / beffa e derisione / in un collettivo gran silenzio.
Questa Gran Dama dell’umanità / questa nemica dell’uomo / che scorre e a noi s’avvinghia / brama sé stessa e ci rincorre / benché il tempo perduto mai / potrà venir riconquistato.
E allor ama. / Dipingi un’ode all’amore / non chiederti per chi / né il momento né il dove / prendi in mano il cuore / non lo senti, questo ardente fulgore?”
Tutti i diritti riservati, Tiziano Brignoli ©2024
Foto di Aron Visuals su Unsplash
Un commento
Pingback: