Oltre lo spazio e oltre il tempo, che sono soltanto un’illusione della coscienza, c’è una dimensione nella quale Divino e manifesto si possono incontrare. Noi siamo uno specchio sul quale si riflette la Sua lucente Luce. Lo specchio nel quale Colui che è indefinibile contempla la propria Bellezza. Tutto da Lui si espande. Tutto a Lui viene ricondotto. Il posto nel quale noi andremo è il non-tempo; è lì che Lo puoi trovare, è lì che risiede il Suo Trono. C’è un Principio eterno, in un eterno equilibrio, di cui non ci accorgiamo, che è tuttavia più reale del reale. Di questo Principio tu devi andare alla ricerca; non del denaro, né dell’oro, nulla di ciò che ti possa allontanare dalla Fonte. Guardati attorno, affila l’attenzione: tutto è un battito di cuore che sussulta nell’apparente silenzio. Un atto d’amore in un presente perenne. Che tu sia a dorso di un cammello o del divino buraq, tu sei in cammino a ridosso dell’immortalità, senza accorgerti che, soltanto per proteggerti, la Luce di Dio è velata dall’oscurità.
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