Il poeta Vittorio Sereni, nel 1942, in pieno tempo di guerra, ha raccontato dei treni – o meglio, i carri bestiame – sui quali venivano deportati gli ebrei e i prigionieri ai vari campi di concentramento in Europa. Ma erano gli occhi di quei prigionieri a colpirlo più di ogni altra cosa. Nient’altro che sguardi […]